CALABRIA SONA: NE PARLIAMO CON GIUSEPPE MARASCO

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CALABRIA SONA: NE PARLIAMO CON GIUSEPPE MARASCO

(tratto dall’articolo su https://worldmusiclabitaly.wordpress.com/posts/ )

Qualche anno fa in ambito del Womex e della Italian World Beat ho conosciuto Giuseppe Marasco. Da più anni si dedica a un bel progetto per la valorizzazione e promozione della musica “Made in Calabria”.  E’ con grande piacere che oggi vi presentiamo Calabria Sona.

Ciao Giuseppe, cosa ci puoi dire sulla nascita di Calabria Sona e su come si trasforma in un grande progetto sul territorio?

Circa 10 anni fa siamo partiti da due elementi: un principio e un fermento. Il principio era  che  la musica produce aggregazione sociale, crescita culturale, lavoro e nuove professionalità. Quando poi nasce dalla tradizione, dal territorio e dalla passione di una regione ricca di storia come la Calabria, può diventare un ottimo biglietto da visita per l’intero territorio. Il fermento era quello sociale e culturale che veniva dalle piazze, dai festival e dalla voglia di tanti giovani di mettersi in gioco partendo da tutto quello che offre il territorio di bello, unico e duraturo, e riscoprendo le proprie radici e tradizioni musicali.

Da questi due elementi è nato Calabria Sona come progetto di ampio respiro che abbraccia l’intero territorio calabrese per valorizzare e promuovere, attraverso la musica, i suoni, le parole e i ritmi, la diversità dei luoghi e paesaggi, la loro ricchezza storica e le tante tradizioni culturali, passate e contemporanee, che fanno della Calabria una regione unica. Sul fronte musicale, parliamo di musica popolare e tradizionale, ma anche di musica attuale e d’autore con tante produzioni che hanno una chiara matrice culturale e identitaria.

Con il tempo, Calabria Sona è diventato un vero e proprio incubatore e veicolo culturale. Le nostre attività, che sono ormai riconosciute sia a livello locale che internazionale, si sono sempre inserite in una prospettiva di interscambi e dialogo con il resto del mondo, sia perché i Calabresi sono in tutto il mondo sia perché la Calabria fa parte di questo mondo.  

Quali e come si sviluppano le vostre attività  e iniziative?

Fare rete è alla base del nostro impegno. Da questa rete di operatori, imprese, associazioni, enti locali, artisti, festival, luoghi di aggregazione, festival, ecc. nasce un vero e proprio sistema artistico, culturale e musicale regionale indipendente che cura ogni aspetto della filiera musicale – dalla produzione alla distribuzione, dal marketing alla vendita, dalla comunicazione alla formazione. Attraverso una varietà di attività e azioni, il nostro fine è quello di valorizzare la cultura musicale locale per portarla fuori dai confini regionali e nazionali e di fare di “Calabria Sona” un marchio riconosciuto, sia a casa che all’estero, per attirare turisti e viaggiatori di tutto il mondo e creare occasioni di scambio e crescita.

I vari settori nei quali siamo attivi includono: 

  • Produzioni musicali: studi di registrazione, arrangiatori, musicisti, service audio e luci, tecnici;
  • Edizioni musicali: due etichette specifiche Calabriasona e Italysona e una realtà editoriale presso la SIAE;
  • Distribuzione & Commercializzazione:  rete di punti vendita sul territorio,  distributore digitale che fornisce servizi anche a terzi (MeiDigital), negozio online;
  • Musica dal vivorete di festival in collaborazione con altri enti o associazioni, o autoprodotti (Le Castella Tarantella Week – Premio Manente – Tarantarsia – Capo Festival – Radicamenti Mendicino – Taranta e Dintorni ecc.);
  • Comunicazione, Marketing & Intrattenimento canale televisivo totalmente dedicato h24 alla musica del territorio (Calabria Sona Tv sul canale 610 del d.d.t.); canale youtube con oltre 600 video e 10000 iscritti che racconta i festival, i territori e gli artisti; webradiopagina FB con 30000 mi piace; diversi uffici stampa che lavorano a livello nazionale al lancio dei nostri progetti; la nostra APP (ios e android) sulla quale si può ascoltare la webradio, scoprire e seguire gli artisti, essere aggiornati sull’agenda dei festival e degli eventi,  guardare i video, avere le ultime notizie sulle attività di Calabria Sona.  

Quale musica e progetti musicali diffonde Calabria Sona?

Abbiamo fatto sin dall’inizio una scelta editoriale importante sui  contenuti: vogliamo promuovere e produrre solo ciò che, partendo dalle nostre radici, supera gli stereotipi e parla di una Calabria bella, moderna e piena di valori positivi.

Ovviamente, si parte necessariamente dal territorio, dai ritmi e dai contenuti della vera tarantella che, da musica marginale, si è trasformata in fenomeno popolare. Poi sono tante le contaminazioni che hanno portato ad una vasta produzione con artisti non solo locali.  I testi, ad esempio, sono scritti sia in dialetto che in italiano. Per noi, la grandezza della folk world music d’autore, in continua evoluzione e che non conosce confini, risiede nelle numerose possibilità di rivisitazione e rielaborazione della tradizione in varie forme.

Il nostro catalogo include artisti come: Calabria Orchestra, Le Muse del Mediterraneo, Fabio Curto, Antonio Grosso, Ciccio Nucera, Parafone, Paolo Sofia, Francesco Loccisano, Cumededè, Sandro Sottile, ecc. 

Come si concretizza la dimensione sociale della vostra azione culturale?

La dimensione sociale della nostra attività è fondamentale e si traduce in vari modi. Il nostro modo di vedere la cultura e la musica ha permesso a tanti artisti di rimanere in Calabria sia per portare avanti la propria attività sia per divulgare il proprio sapere alle nuove generazioni. Per quanto riguarda i festival stiamo dando una mano per farsi che abbiano la possibilità concreta di proseguire la loro attività. I festival hanno un lato concertistico importante, ma sono anche occasione di formazione (workshop, seminari, ecc. ) e un volante per il turismo, l’economia locale e la coesione sociale.

La nostra più grande soddisfazione riguarda la professionalizzazione degli attori della filiera attraverso, ad esempio, percorsi di formazione e aggiornamento. Questi percorsi aiutano gli artisti a crescere e trasformare quello che era una passione o un talento in lavoro. Aiutiamo anche gli artisti nella gestione dei propri diritti.

Un altro risultato importante per una regione come la nostra riguarda  lo spirito di collaborazione. Fare rete non è proprio nel nostro DNA, ma con il tempo si sta respirando un’aria nuova dove gli attori della filiera collaborano tra di loro e si aiutano a vicenda nella realizzazione dei loro progetti. Ad esempio, abbiamo creato una orchestra composta da 22 elementi tra i migliori esponenti del mondo musicale calabrese diretti dal Maestro Checco Pallone. Insieme a giovani artisti trovi professionisti affermati, musicisti identitari. Tra un mese uscirà il loro primo disco live.

Tra le tante attività vanno segnalate anche quelle “sociali” come Calabria Dona che ogni anno, a Natale, porta doni e musica in tutta la Calabria nelle strutture che accolgono persone fragili appartenenti a categorie protette – nelle RSA, negli ospedali, centri diurni per ragazzi con disabilità, ecc.

È importante per Calabria Sona collaborare oltre i confini regionali?

Abbiamo sempre lavorato in questa direzione, costruendo un progetto prima dall’interno ma con un occhio attento alle interazioni e collaborazioni italiane ed internazionali.

Siamo presenti a vari festival internazionali e fiere del settore per rappresentare la Calabria. Grazie a contributi personali e/o a sovvenzioni e varie collaborazioni (SIAE, Italian World Beat, MEI, Nuovo Imaie, ecc.) abbiamo partecipato ad esempio al WOMEX (Europa), Visa for Music (Marocco), MIDEM (Francia), e Atlantic Music Expo (Capo Verde).

Inoltre partecipiamo costantemente e siamo interlocutori a livello nazionale dei vari tavoli del settore, sia a livello istituzionale che di sistema culturale e musicale: IT-FOLK (Circuito italiano della world e folk music), Mei (Meeting delle etichette indipendenti), StaGe (Stati generali della musica emergente), Audiocoop (Collecting Society delle etichette indipendenti), AIA (Artisti italiani associati), FAS (Forum arte e spettacolo), Rete dei Festival (dal 2008, oltre 100 festival italiani) , Nuovo Imaie, SIAE, e siamo partner nazionali della Festa della Musica con il nostro progetto “La festa della musica “sona” in treno” che è inserito nei progetti speciali del MIBACT.

Quale sarà la direzione delle produzioni di Calabria Sona?

Pensiamo a una produzione vasta con artisti, ma anche “addetti ai lavori”, di altissimo livello che stanno facendo conoscere nel mondo i territori e suoni del Sud.  Cerchiamo di aumentare le contaminazioni con vari generi musicali partendo dalle radici della cultura calabrese. Sicuramente questo è il vero punto di forza di questa produzione ricca di colori e speranze, e carica di sogni da condividere.

Abbiamo appena pubblicato l’album “Venti” del duo di chitarra battente formato da Francesco Loccisano e Marcello De Carolis (Lucano), autori di una raccolta di brani rielaborati dai due musicisti per evocare tutte le potenzialità sonore ed evocative della chitarra a dieci corde. Siamo usciti con il nuovo lavoro dei Ragainerba (ritmi mediterranei ma stile pop). Presto uscirà l’album dei 22 anni dei Quartaumentata (uno dei primi gruppi che ha davvero traghettato la “tarantella” verso la world music pop portandola nelle piazze italiane) e anche quello della Calabria Orchestra, di cui già vi ho accennato. L’anno scorso siamo usciti con Paolo Sofia e “l’Albero di More”, uno dei più bei dischi che io abbia mai ascoltato che riesce a fondere tutto quanto ti ho raccontat. Abbiamo tanti progetti nel cassetto e in cantiere.

Come riuscite a sostenervi?

E’ una sfida continua. Essere imprenditori culturali non è facile. Ma è la nostra vocazione. Qualcuno ci deve anche provare. Non siamo nati con finanziamenti dall’alto e non siamo sostenuti direttamente dalle Istituzioni Regionali. Ci siamo sempre mossi come “indipendenti”. Viviamo del nostro lavoro e siamo sostenuti dalla gente che crede nelle nostre attività, compra i biglietti per i concerti, acquista la musica che produciamo, parla di noi e fa crescere la domanda per i nostri prodotti e servizi. Con tanta determinazione, buona volontà, e con investimenti giusti e collaborazioni virtuose, riusciamo a sostenere le nostre produzioni e la loro diffusione. Ovviamente partecipiamo anche ai bandi per il settore.

(tratto dall’articolo su https://worldmusiclabitaly.wordpress.com/posts/ )

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